Decreto Legislativo 231/2007
Legge Antiriciclaggio - D.Lgs 231/2007
Il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 è una legge della Repubblica Italiana finalizzata a prevenire e contrastare il riciclaggio di denaro, beni e altre utilità. Secondo questa legge intermediari finanziari, compagnie di assicurazione, commercialisti, esperti contabili, revisori contabili, consulenti del lavoro, avvocati, notai e altre categorie professionali devono adottare specifiche misure per evitare che il proprio personale possa commettere reati di riciclaggio.
Il contrasto del riciclaggio deve avvenire per mezzo di controlli, organizzativi e tecnologici, e di formazione del personale che permettano la completa conoscenza del cliente, la tracciabilità di tutte le transazioni finanziarie compiute e l’individuazione di eventuali operazioni sospette. Devono inoltre essere individuate, all’interno dell’azienda (società o ente), delle persone che ricoprano il ruolo di Responsabile Antiriciclaggio e di Incaricato Antiriciclaggio, per queste persone è obbligatoria una formazione specifica.
Le procedure antiriciclaggio che il professionista, l’azienda (società o ente) deve adottare sono definite in base ad una reale valutazione del rischio, ciò significa che le misure da adottare sono sempre proporzionate al rischio di riciclaggio individuato in base al cliente, al tipo di prestazione professionale e alle transazioni in essere. In sostanza è necessario dimostrare all’ente preposto alla vigilanza che le misure antiriciclaggio che sono state adottate sono adeguate ai rischi di riciclaggio correttamente valutati e rilevati.
I professionisti del Gruppo Ciesse S.r.l.s. esperti in antiriciclaggio offrono:
- consulenza e assistenza sulla normativa di prevenzione del riciclaggio richiamati dal D.Lgs. 21 novembre 2007 n.231;
- istituzione del registro cartaceo della clientela;
- istituzione del fascicolo della clientela;
- formazione del Responsabile Antiriciclaggio e del personale che, all’interno dell’ufficio si occupa di elaborazioni contabili, con rilascio dell’attestato di frequenza valido a norma di legge;
- predisposizione del modello organizzativo del piano di formazione e la relativa organizzazione;
- predisposizione della procedura per il controllo della clientela.